Secondo una relazione della Commissione europea sui primi due anni dall'introduzione delle aree di interesse ecologico (in inglese ecological focus areas = EFA) nel quadro dell'ultima riforma della politica agricola comune (PAC), i terreni agricoli adibiti ad aree di interesse ecologico contribuiscono al miglioramento della biodiversità e sostengono i servizi ecosistemici.
Le EFA, inserite nel 2013 nelle norme che disciplinano i pagamenti diretti agli agricoltori, possono contribuire a gestire l'impatto ambientale di alcune pratiche agricole con potenziali effetti positivi sulla biodiversità, il suolo, l'acqua e il clima. In base alle norme sulle EFA, gli agricoltori con superfici coltivabili superiori a 15 ettari devono garantire che almeno il 5% di esse sia un'area di interesse ecologico. Nel 2015 il 10% dei terreni soggetti a questo obbligo è stato dichiarato area di interesse ecologico e i dati relativi al 2016 sono molto simili.